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Descrizione campagna
Premessa
Famiglie al Centro è un progetto dell’Associazione Fiori sulla Luna onlus e della Cooperativa Sociale Momo, attivato nel mese di aprile 2015 grazie alla collaborazione con la Fondazione I Bambini delle Fate di Castelfranco Veneto (www.ibambinidellefate.it), rivolto alle famiglie di bambini e ragazzi affetti da autismo.
L’idea è stata quella di provare a portare sul territorio cuneese un nuovo modello di cura e accudimento sociale, innovativo sia dal punto di vista della raccolta fondi sia rispetto al lavoro operativo di presa in carico delle famiglie.
La raccolta fondi
Per quanto riguarda l’aspetto economico, i fondi – grazie alla campagna de I Bambini delle Fate “Fare impresa nel Sociale” – vengono ricercati presso le Imprese del territorio. E’ una vera e propria operazione di marketing, secondo cui le Aziende versano una cifra mensile, costante e continuativa nel tempo, in cambio di visibilità su stampa locale (La Guida e La Stampa) e nazionale (Corriere della Sera e Sole 24ore), sui siti internet e sui social (Facebook).
Questo meccanismo assicura al progetto risorse certe e stabili, indispensabili per una progettualità efficace e a lungo termine.
Gli Imprenditori vengono incontrati periodicamente affinché sia stretto il legame tra finanziatori e progetto: riteniamo fondamentale infatti che i sostenitori possano conoscere da vicino la tematica dell’autismo, comprendendo quale impatto ha tale patologia sulla quotidianità delle famiglie e perché è così importante accompagnarle per lungo tempo. In assoluta trasparenza, in qualsiasi momento, è visionabile il bilancio.
Il Progetto
“Famiglie al Centro” nasce da un’analisi relativa ai bisogni di cui sono portatrici le famiglie del territorio cuneese con bambini e ragazzi con autismo, le quali si trovano a vivere una situazione complessa, che necessita – generalmente – la costruzione di un “mosaico” di interventi ad hoc.
Il progetto si propone di attivare una rete di servizi capace di supportare la famiglia a 360 gradi, tramite la predisposizione non solo di interventi mirati sul bambino/ragazzo disabile, ma anche di dispositivi ed occasioni di sostegno per i genitori e per gli eventuali fratelli e sorelle.
Obiettivi
- offrire alle famiglie un percorso abilitativo ad hoc, continuativo nel tempo, con proposte educative/abilitative distinte ma integrate;
- offrire alle famiglie un punto di riferimento, capace di accompagnarle nella ricerca delle soluzioni e degli interventi necessari per fronteggiare le fatiche e le difficoltà;
- promuovere la messa in rete dei soggetti che a vario titolo, sul territorio cuneese, possono offrire supporto alle famiglie;
- sostenere il centro “SPAZIO A”, perché possa diventare luogo di raccordo e di incontro tra i vari soggetti e le varie iniziative.
I servizi offerti
Ogni famiglia viene presa in carico dai nostri operatori, che si occupano di raccogliere i bisogni del nucleo familiare ed attivare la rete di servizi necessaria; l’accompagnamento si sviluppa in incontri trimestrali che servono a monitorare l’andamento delle attività. In qualsiasi momento però, se emerge un bisogno, la famiglia può avere ascolto e consulenza.
L’offerta dei servizi si compone di una parte di educativa specializzata (con supervisione clinica) e di una parte riabilitativa (musicoterapia, ippoterapia); il supporto ai genitori tramite percorso psicologico e/o incontri con una terapista del benessere; il supporto agli eventuali fratelli e sorelle attraverso il Progetto Siblings.
Questi, in sintesi, i servizi offerti:
- INTERVENTI EDUCATIVI SPECIALI
Il lavoro con i minori con autismo parte da un intervento educativo abilitativo, realizzato da figure educative specializzate che attuano settimanalmente e con competenza i programmi operativi definiti insieme al supervisore clinico-operativo. Si tratta di attività pensate e calibrate sul singolo bimbo/ragazzo per sostenere i percorsi di apprendimento e per modificare il comportamento laddove vi siano difficoltà e condotte che limitano la vita famigliare e sociale.
- SUPERVISIONE TECNICO-OPERATIVA
Il supervisore clinico-operativo, a seguito delle indicazioni derivanti dalla diagnosi, incontra ed osserva il minore in tutti i suoi ambienti di vita (soprattutto casa e scuola) per elaborare un programma di intervento educativo-abilitativo. Ne monitora l’attuazione con una cadenza periodica (una volta ogni 50-60 giorni circa) e si rende disponibile per facilitare l’integrazione tra metodologie e strategie attuate dagli operatori che operano attorno al minore e alla famiglia (insegnanti, terapisti, educatori,…).
- LA MUSICOTERAPIA
La musicoterapista utilizza i suoni e la musica come facilitatori per consolidare i punti di forza della persona e contemporaneamente cercare di diminuire le difficoltà motorie, cognitive, relazionali, comunicative, linguistiche. L’intento è di partire da momenti di divertimento e benessere perché si crei tra bambino e terapista una relazione di profonda fiducia, capace di facilitare la comunicazione, permettere l’espressione di sé e sollecitare la motivazione nei momenti in cui sono richiesti sforzi e fatiche per raggiungere gli obiettivi riabilitativi.
- IPPOTERAPIA
E’ un’attività di riabilitazione con i cavalli. L’ambiente del maneggio è qualcosa di nuovo: un ambiente dinamico, fresco, vivo, popolato da animali che si muovono e che respirano. E’ sicuramente un posto che si differenzia molto dal classico luogo di riabilitazione in cui i genitori possono aver accompagnato il bambino in altre occasioni. Qui i bambini potranno non solo cavalcare, ma sperimentare il prendersi cura dell’animale, sperimentando la ricchezza di un’amicizia a quattro zampe.
- SUPPORTO PER I GENITORI
La famiglia con bambini e ragazzi disabili ha spesso bisogno di essere ascoltata, confortata, accompagnata ad accettare e fronteggiare il disagio e tutti i problemi pratici e non che ne conseguono. Il progetto intende dedicare uno spazio di primo piano ai genitori, i quali potranno usufruire di percorsi ed occasioni di supporto, dal punto di vista fisico, psicologico, emotivo ed energetico, tramite percorso psicologico o di terapia del benessere.
- SIBLINGS
Con il termine siblings si intende definire i fratelli e le sorelle sani dei bambini disabili. Se è vero che essere siblings non comporta necessariamente il fatto di avere difficoltà o vivere disagi, è altrettanto vero che implica sfide evolutive non sempre semplici. Il sibling cresce confrontandosi continuamente con la condizione di disabilità del fratello. Situazioni emotivamente coinvolgenti, alcune richieste inconsapevoli dei genitori, il confronto con situazioni sociali scarsamente tolleranti, possono mettere in seria difficoltà i siblings. Viceversa se adeguatamente aiutati e supportati diventano persone particolarmente “resilienti”, una risorsa per la loro famiglia e per la società.
Due obiettivi ambiziosi: sensibilizzare e costruire la rete
La formazione è uno spazio ed un’occasione fondamentale per trasmettere il corpus di conoscenze che rappresenta il nostro sapere e il nostro mestiere, ma anche uno strumento necessario per sensibilizzare e coinvolgere gli operatori di altre realtà pubbliche e private, gli insegnanti, le famiglie e i volontari delle associazioni. Il lavoro con la disabilità si scontra sempre con pregiudizi, dubbi, fragilità che occorre ascoltare e collocare, per poter davvero fare rete e valorizzare professionalità.
La vera sfida infatti è costruire attorno ad ogni famiglia una rete di sostegno, interloquendo con i soggetti che ruotano attorno al nucleo (sanità, sociale, scuola) e attivando risorse concrete per specifici bisogni (aiuti economici, personale volontario, opportunità di svago e di socializzazione). La rete permetterà alle famiglie di diventare, nel tempo, meno dipendenti dagli interventi specialistici e di sentirsi sostenute anche in caso di sospensione delle attività specifiche.
In concreto Famiglie al Centro individua per ogni famiglia quelle che sono da un lato le difficoltà e i bisogni, dall’altra le risorse e le competenze e predispone un piano di presa in carico, secondo i servizi che in quel momento può mettere a disposizione.
La presa in carico di Famiglie al centro viene condivisa con gli operatori Asl che seguono la famiglia, affinché siano informati di ciò che il progetto attiverà e per poter lavorare su obiettivi comuni.
Allo stesso modo Famiglie al Centro si mette in contatto con la scuola del bimbo/ragazzo autistico e propone collaborazione per realizzare un piano educativo condiviso ed integrato, attraverso la consulenza del Supervisore.
Periodicamente gli operatori di Famiglie al Centro partecipano alle riunioni di équipe Asl-scuola-famiglia, per raccontare ciò che si sta facendo e raccordarsi con gli altri interventi in atto, in un’ottica di scambio e informazione reciproca.
Cuneo, 15 aprile 2015
LE RESPONSABILI DEL PROGETTO:
CLAUDIA PIROTTI
TEL. 340-2249600
SARA VERCELLONE
TEL. 346-6387519